Friday 29 July 2011

In Partenza....

 


















E' un po' che non scrivo, lo so.
Ma il periodo e' un po' incasinato.
Nelle prossime settimane saro' in America.




Se volete provare a indovianare il mio itinerario, queste sono le citta' (clicca sui numeri per vedere i link).

1, 2, 3, 4, 5, 6.

:ǝuoıznlos
ɹɐɯɐɹıɯ -1
ɹǝʇıdnɾ -2
ɹǝʇuǝɔ ǝɔɐds ʎpǝuuǝʞ -3
ɐʇuɐlʇɐ -4
ɹǝʇsǝɥɔoɹ -5
ıɯɐıɯ -6



Saturday 9 July 2011

Accumulo di pensieri squinquernati causati dalle inascoltate richieste mattutine di laridi recentemente schiusisi

E’ estate e i pensieri vanno in giro in maniera casuale.
E’ difficile metterne tre in croce sui pezzi di carta scribacchio idee che iu’ che idee sono brandelli di pensieri estratti alla calura umida e al sonno estivo.


Su uno ho scritto: “i gabbiani sono come gli omarelli: i pensionati che sembrano osservare il mondo intorno”.
I gabbiani che vedo sono grossi, volano di rado ma piu’ spesso camminano impettiti con le ali incrociati dietro (la tipica posa da omarello osservante).
Sembrano interessarsi al mondo degli umani, e forse se ne sentono parte.
L’altro giorno quando l’altoparlante della stazione ha detto che il treno sarebbe arrivato in ritardo ho visto nell’occhio del gabbiano uno sguardo di rabbioso disappunto.


Poi il treno e’ arrivato, ha aperto le porte, lui ha girato un po’ in tondo e infine e’ volato via in direzione del mare.
Da piccolo mi chiedevo chi informasse Babbo Natale dei nostri comportamenti, e dopo la prima comunione chiesi come facevano in paradiso a sapere chi era stato buono e chi no.
Secondo me i gabbiani lavorano per i servizi segreti del principale (dio o Babbo Natale, fate voi).

Su un altro pizzino ho scritto qualcosa sul fatto che: "ora ltalia m’e’ diventata comunista e che un opportunita’ di lavoro potrebbe essere fare il posteggiatore dei cavalli dei cosacchi che prima o poi sono certo, si verranno ad abbeverare alle fontane di piazza san Pietro".
Mi viene un dubbio: io di fontane a San Pietro, non me ne ricordo....ci avranno preso di nuovo per il culo?
A proposito di lavoro e’ tempo di iniziare a vedere cosa fare da grande....sta cosa la dico sempre tanto che mi sa che lo capiro’ cosa fare da grande 5 minuti prima di andare in pensione.
Che poi e’ sempre cosi’: una volta i ventenni mi sembravano anziani mentre ora vedo certi trentenni che ancora devono crescere.
Se guardo i miei coetanei, ricercatori, pochi hanno trovato la stabilita’....ma cio’ non impedisce loro di essere felici.
I miei genitori a 27 anni avevano un lavoro fisso ed erano sposati: erano felici, poi ebbero me e le cose cambiarono (non nel senso che non erano piu’ felici....credo); anche se la prima volta che chiesi come venivano fatti i bambini mi dissero che quando una coppia era felice, gli mandavano sulla terra un bambino.
Li’ per li’ pensai che fosse a sugellare la felicita’ anche se ora che ci penso bene, forse quando me l’hanno detto era ironici.
...e cio’ nonostante io dormissi tantissimo la notte (allora, come oggi) quindi dal punto di vista neo-genitoriale ero un ottmo bambino.
Ora io non ricordo come doveva finire sto post, perche’ invece ultimamente mi manca il sonno e i pensieri vengono fuori un po’ cosi’.


Diciamo cosi’: l’avete presente “Dialogo della Natura e di un Islandese” di Leopardi? L’operetta morale in cui la Natura e’ dipinta come la causa dell'infelicità umana?
 
Ecco, due gabbiani erano felici e allora hanno ricevuto dei figli (tramite cicogna).
Sta di fatto che ogni mattina appena albeggia inizio a sentire i piccoli gabbiani garrire e un po’ di dubbi sulla natura malevola della Natura incomincio a nutrirli pure io che disconosco il pessimismo cosmico e chi lo persegue (e spande).
Poi a volte arriva la madre al nido e li nutre. Altre volte la colazione la faccio io (nel senso che mi alzo e inizio prima la giornata alle 4, non che nutro i gabbiani).
Non vedo l’ora che i piccoli crescano e lascino il nido per andare a giudicare le genti di questo mondo come gli angeli de “il cielo sopra Berlino”.

Poi decidano d’innamorarsi, abbandonino le ali e finiscano come Colombo.
...ed ora mi addormo.

Monday 20 June 2011

Docce Scozzese, doce Italia

Da piccolo giocavo spesso con dinosauri cavalieri e robot.
Tutti insieme; incurante delle incongruenze storiche rappresentate da questi s-oggetti.
Eppure quando ho visto il castello di Edinburgo m’e’ sembrato di trovarmi in uno di quei posti dove le incongruenze diventano la normalita'.

Costruire una rocca, un grande castello difensivo, nel cono di un vulcano spentosi in epoca preistorica, eppure ancora nero e minaccioso lo rende un posto speciale, perfetto per la difesa e pieno di un austera magia che un po' e' quella dei cavalieri, un po' e' quella del tempo e della natura.
Del resto che la Scozia fosse un luogo strano, l'avevo capito tempo fa ne avevo parlandone tempo fa col mio amico Fardeen.
Per esempio, da noi in Sicilia si frigge tutto.
Io mi sveglio al mattino e chiedo a mia madre di friggermi la colazione, ma non siamo mai
giunti a friggere l’infriggibile: la barretta di Mars.
S
apere che esiste un posto dove imburrano e friggono le barrette di Mars m'aveva sconvolto,
mi ero sentito sorpassato a destra....che pero’ da queste parti e’ la normalita’.
Chiedetti a Deen a chi e’ mai potesse essere venuto in mente di fare cio': mi risponde che nessuno lo sapeva, ma in Scozia si beve parecchio.
Ricordo che provocatoriamente chiesi se avessero mai provato a friggere altre barrette di cioccolato....mi guardo' male, come se avessi proposto di fare la pasta col ketchup a un italiano.

Poi aveva estratto la daga da sotto il suo kilt (era una serata in abiti di gala) e aveva iniziato a giochicchiarci. Poi ho ordinato altre due pinte.
Deen, riprendendo il discorso mi disse che non e’ l’unico piatto tipico della cucina scozzese: c’era anche l’haggis: uno stufato di fegato, cuore e polmoni di mucca mischiato con orzo e cipolle cotto nello stomaco di una mucca.
Ridevo sottoi baffi di queste rozze cucine barbare, mentre pensavo ai nostri piu' nobili, pani con la milza (piu' spesso polmoni), cervello, e intestini (stigghiola et quarume).
Comunque, Edinburgo e’ una citta’ molto bella.
Glasgow, non me la ricordo bene, per cui non deve avere lasciato un segno.
In generale la Scozia m’e’ sembrata bella e molto diversa dall’Inghilterra, non solo per l’accento, le sterline scozzese, i castelli coi fantasmi e cose del genere....sembra un posto piu' a misura d'uomo.
 Mi piacerebbe tornarci per il festival del teatro, fra un anno o giu’ di li’.

...e poi niente: in questo post vi volevo parlare di un paese strano, difficile da comprendere, ma capace di grandi sorprese, di anni buissimi e di immediate accelerazioni, pieno di tradizioni e attraversato da movimenti e sommovimenti contraddittori e in conflitto tra loro.
Eppure questo paese, talvolta l'energia inizia a spingere tutta insieme e come gia' successo in passato riesce a cmpiere l'impossibile, fermare eserciti invasori, creare movimenti culturali che possono fare rinascere la cultura e l'umanesimo, un paese sempre all'avanguardia, per cio' che riguarda la difesa dei valori sociali.
E’ un paese bello, in cui i valori fondamentali come la democrazia vengono lasciati annerire e raffreddarsi, eppure di tanto in tanto un alito di vento nella giusta direzione e' in grado di risvegliare il fuoco che s'era creduto spento e riaccendere il fuoco della giustizia che brilla nei camini scaldando i cuori.
Prima o poi mi ci dovro' trasferire, in questo paese.

Il quadro e' preso da questo sito.

Saturday 11 June 2011

Referendum

In questi giorni s'e' parlato tanto dei referendum.
Vi dico come la penso io.

Acqua: abito in un paese dove piove sempre...mi aspettavo di pagare una cifra irrisoria per l'acqua.
Quest'anno per il mio appartamento ho pagato l'equivalente di 656.02 Euro.
Non ho un castello, ne' vivo nella famosa casa sulla cascata (dove l'acqua esce da un rubinetto costantemente aperto). Il prezzo assurdo e' si risultato delle privatizzazioni della Tatcher.
Uno pensa, se privatizzano ci sara' concorrenza tra privati. Giusto? Con l'Acqua non e' cosi': un consorzio distribuisce e l'acqua e tu puoi pagare, oppure farti passare un tubo da una nazione vicina, e pagare il giusto d'acqua. l'ingiusto di idraulico, per l'impianto.
Per quanto riguarda l'efficenza, i privati, una volta acquisito il monopolio non hanno interesse a migliorare la rete idrica, come riportato piu' volte.
La destra ha provato a comprare i voti con i 10 Euro dell'ecopass?
La compravendita dei voti e' una pratica terribile, ma fatevi un po' di conti: il vostro voto, questa volta ha una valore economico enorme.

Acqua - Votate Si, Si perche' a me brucia ancora il culo dall'ultima bolletta.
Nucleare. Probabilmente verra' fatto nel Nord Italia dove le condizioni politiche sono piu' favorevoli (per esempio la Lega Nord non e' affatto contraria).
Allora io che vengo dal Sud e zona sismica dovrei essere favorevole?
No: il nucleare non conviene per vari motivi.
L'uranio viene dalla Russia e la cosa non e' politicamente vantaggiosa.
L'energia la compriamo dalla Francia, ma a prezzi di mercato vantaggiosi (visto che in sovrapproduzione), con i 30 miliardi hai voglia di comprare energia e nel frattempo sviluppare le energie alternative.
Ma al di la' di questo ricordatevi che le scorie normali, non riusciamo a buttarle a cusa degli interessi, immaginatevi il giro di interessi attorno alle scorie nucleari.
Ogni volta che ci sono interessi ci sono sempre i soliti che "mangiano".
Il ponte di Messina e' stato appaltato alla stessa ditta che aveva fatto l'ospedale dell'Aquila, quello crollato perche' anziche' usare cemento avevano messo sabbia.
Volete che in un paese cosi' bloccato dai conflitti di interessi e favori reciproci si costruiscano delle centrali atomiche? Io no:


ricordate quanto ridevano pensando a quanto c'era da ricostruire? immaginate cosa farebbero dopo un danno maggiore.
Nucleare- Votate si, per salvare il vostro culo.
Leggittimo impedimento.
La legge e' uguale per tutti e qualunque capo di governo implicato in faccende poco chiare per prima cosa ha il dovere di chiarire, poi di governare.
Se non puo' fare le due cose, prima si faccia processare, chiarisca, poi governi, se proprio deve.
Il legittimo impedimento non deve esiste: ognuno deve prendersi le sue responsabilita'.

Legittimo impedimento- Votate si perche' e' ora di smetterla di usare la giustizia come una cloaca e fare leggi a prova di (un) culo.

Detto cio' voi vi chiederete se io torno per votare.
La risposta e' no.
Pero' ho fatto in parte il mio dovere, mando mia nonna, che non vota ai referendum dai tempi del divorzio (il referendum del 74, non quello di mia nonna).
Io: - Nonna come stai?
Nonna: - ma...che ti devo dire: "come una vecchia di 80 anni"
Io: - Perfetto: allora bene, visto che di anni ne hai 86!
Nonna: - ma chi ta ddiri.
Io: - Senti un po', non e' che andresti a votare? Mando mio fratello a prenderti: ne va del nostro futuro.
Nonna: - Se e' per il nostro futuro, allora va bene.

Mia nonna e' una grande.
Certo se mia nonna a 86 anni va a votare e tu non ci vai devi proprio sentirti in colpa.

Friday 27 May 2011

Il sol dell’avvenire, quello vero.

Avete presente le palestre? Questi luoghi dove si bruciano i grassi (i lipidi, non le persone in sovrappeso) su strani macchinari, mentre schermi ti mostrano dei tamarri rappanti circondati da culi che "cantano"?Gli schermi servono a creare l’effetto asino-carota e motivare gli atleti che vogliono diventare come gli uomini dei video (indi tamarri), mentre le donne si immedesimano nel bel canto.
Mi sono trovato in uno di questi postacci.
Alla lezione di spinning l’istruttrice ci chiede di immedesimarci sull’attrezzo e invita a capirlo e dare il nostro meglio.
La gente accanto a me sembra infervorata, sicuramente pensano di essere ciclisti (dopati) al giro d’Italia.
Sara’ che io non ho capito lo spirito.
Infatti la bici che immagino va principalemnte in discesa ed e’ carica di cose per fare un bel picnic, almeno nella mia immaginazione.
Al vogatore non va meglio, visto che m’immedesimo nella canoa, e in particolare in quella volta che senza volerlo ho beccato una papera tedesca con un remo e (forse l'ho ammazzata)....son ricordi brutti.

Il motivo per cui sono in palestra e’ che si devono fare dei km con gli attrezzi per una charity.
Sta cosa delle charity e’ molto diffusa in UK, dove il governo e’ inefficente o taglia molti servizi e tutto viene gestito (meglio) dalle charities.
Per paragonare la situazione e’ simile a quello che fa Telethon in Italia: il governo dovrebbe investire nella ricerca, ma non lo fa, allora la gente la sovvenziona privatamente per mezzo di una fondazione.
Per questo io sono stato incastrato dal mio gruppo per correre/pedalare/vogare per 500 km in 3 giorni (10 persone).

Solo che qui hanno milioni di fondazioni, da quelle piu’ serie a quelle che ai miei occhi appaiono quanto meno deliterie.
Una delle piu’ famose, per esempio raccoglie fondi per i soldati.
In cambio della “donazione per gli eroi” si riceve un papavero rosso.
Io non l’ho mai preso: penso che i soldi per i soldati, per curare i problemi dei reduci, per le pensione dei mutilati debba venire dal governo.

Invece per un governo conservatore come quello che c’e’ in Gran Bretagna e’ normale tagliare servizi e delegare al buon cuore della gente....ma e’ anche possibile farlo a fronte di ordinativi per vari miliardi per portaerei nucleari etc.
Gia’ in passato i servizi sono stati privatizzati e, seppur piu’ efficienti, ormai hanno costi davvero assurdi beni primari come acqua, trasporto via treno, energia e perfino l'istruzione (retta universitaria 9000 sterline/anno escluso affitto etc.)
Penso alla situazione italiana, penso a quello che si vuole fare e quale futuri immagina la destra populista che al momento detta legge.
Ora sono in palestra all’alba. Non c’e’ nessuno e mi viene molto piu’ facile correre senza tutti quei culi che ti distraggono.
L’ho fatta all’alba perche’ mi piace correre in silenzio e vedere sorgere il sole dietro il verde, sapendo che in fondo alla collina c’e’ il mare....il sol dell’avvenire.

Io la mia parte di km l’ho fatta (in realta’ anche un po’ di piu’).
Se non vi volete ritrovare a correre all’alba per garantire i servizi minimi a voi e ai vostri figli, correte a votare questo fine settimana e votate ai referendum.

Che il sol dell’avvenire riscalda, chi reclama i suoi diritti fondamentali e li fa amministrare da chi ha la moralita’ richiesta.

Vado che stasera esordisco ad Holyrood

Friday 13 May 2011

Sugli adorabili cretini di oggi (inteso in senso buono).

Un mio amico, mandato supplente all’istituto agrario entro’ serio in classe (i supplenti devono guadagnarsi il rispetto) e annuncio’ con voce solenne: “oggi leggeremo un racconto di Pilo”.
Mentre lui inizio’ a leggere un racconto che narrava le vicende di Rosolino Pilo e del Risorgimento italiano, noto’ l’entusiasmo della classe che pensava che gli venisse letto un racconto erotico (ovvero raccontu di pilu- in dialetto siciliano).
Un entusiasmo ancora maggiore venne riscontrato dall’insegnante di Musica delle medie che, nei rientri pomeridiani aveva annunciate di volere mettere in scena l’opera di Schicchi.
Una volta partite le ole di tifo, vai a spiegare ai giuovini (hormonally unbalanced) che si riferiva a un opera di Puccini e non ai film con Cicciolina.
 
La verita’ e’ che a me i giovani sembrano cretini.
Pero’ non lo intendo come un offesa.

Anche se a volte penso che noi alla loro eta’ non eravamo cosi’ cretini volgio dire che ognuno e’ cretino a modo suo…ed e’ giusto che sia cosi’, anzi ognuno ha il diritto ad esserlo.
Del resto anche essere cretini e’ una conquista sociale (socio-culturale?) recente che una volta la gente non aveva il tempo per essere cretina.
Mio nonno inizio’ a lavorare giovanissimo e non arrivo' nemmeno a godersi la pensione.
Mio padre studiava e lavorava in una tipografia etc.

Seguendo questo trend i miei figli avranno un sacco di tempo per essere cretini…sempre detto in senso buono.
Che piu’ si allena a giocare senza pensieri, e piu’, crescendo, ci si sapra’ farsi gioco dei pensieri pesanti.

L’unico problema delle nuove generazioni, in questo senso e’ che non possono essere liberamente cretine: si trovano a ricevere gli stimoli di un mondo che hanno disegnato le generazioni precedenti e in parte ne rimangono condizionati.
Come spiegarsi la fascinazione che, sopratutto fra i giuovini d’oggi ha riscontrato il matrimonio regale con tutte le sue conseguenze (non so voi, ma quando io vedo un matrimonio inglese mi prende un irrefrenabile desiderio di comperarmi dei paralumi).
Io credo che ad esser cretini di sognano favole

E le favole hanno regole antiche e precise (come spiegavo qua).
Nelle fiabe le figure femminil finiscono con il raggiungere l’autodeterminazione tramite lo sposalizio con una persona importante (in genere il principe).
Mai una che inizi una carriera indipendente e sia riconosciuta per meriti propri (come oggi Zaha Hadid o Rita Levi "buonanima"). Le donne diventavano sempre principesse, acquisendo il riconoscimento per intercessione del principe di cui sono succubi. (Vedi anche schema della fiaba definita da V. Propp, sezione ultima: 31 "the wedding").
Il compito dela nostra generazione, grazie all’esperienza donataci dall’eta’ e dal cinismo acquisito per meriti proprii: e’ di aprire gli occhi ai giovani e scardinare le imposizioni di questo mondo.
Si racconta che al liceo classico T. Ferro della mia citta’, il rappresentante di classe abbia chiesto all’insegnante di filosofia di sospendere la lezione per vedere il matrimonio regale.
Pare che l’insegnante abbia risposto che era contrario sotto ogni punto di vista, come insegnante, come repubblicano e come persona contraria al matrimonio.
Qui vorrei ricordare la Sura 32 del corano che dice: "chiunque salvi una vita umana e come se salvasse l'intera umanità".
Quindi chi salva una giovane mente ne ha salvate 100.
Poi, per non sbagliare ha interrogato il rappresentante di classe che aveva sollevato quella proposta (che probabilmente, capita come funzona il gioco del potere diventera’ sindacalista della Cisl).
Perche' punirne uno e punirne 100 ed educarne uno significa educarne 100 (Mao Montessori).


Ah un consiglio, se volete educare la vostra progenie, ma non rinunciate alla magia di Principi e principesse Je recommande cet extraordinaire réalisateur français qui s'illustre dans le cinéma d'animation (clicca qua).