Friday 27 May 2011

Il sol dell’avvenire, quello vero.

Avete presente le palestre? Questi luoghi dove si bruciano i grassi (i lipidi, non le persone in sovrappeso) su strani macchinari, mentre schermi ti mostrano dei tamarri rappanti circondati da culi che "cantano"?Gli schermi servono a creare l’effetto asino-carota e motivare gli atleti che vogliono diventare come gli uomini dei video (indi tamarri), mentre le donne si immedesimano nel bel canto.
Mi sono trovato in uno di questi postacci.
Alla lezione di spinning l’istruttrice ci chiede di immedesimarci sull’attrezzo e invita a capirlo e dare il nostro meglio.
La gente accanto a me sembra infervorata, sicuramente pensano di essere ciclisti (dopati) al giro d’Italia.
Sara’ che io non ho capito lo spirito.
Infatti la bici che immagino va principalemnte in discesa ed e’ carica di cose per fare un bel picnic, almeno nella mia immaginazione.
Al vogatore non va meglio, visto che m’immedesimo nella canoa, e in particolare in quella volta che senza volerlo ho beccato una papera tedesca con un remo e (forse l'ho ammazzata)....son ricordi brutti.

Il motivo per cui sono in palestra e’ che si devono fare dei km con gli attrezzi per una charity.
Sta cosa delle charity e’ molto diffusa in UK, dove il governo e’ inefficente o taglia molti servizi e tutto viene gestito (meglio) dalle charities.
Per paragonare la situazione e’ simile a quello che fa Telethon in Italia: il governo dovrebbe investire nella ricerca, ma non lo fa, allora la gente la sovvenziona privatamente per mezzo di una fondazione.
Per questo io sono stato incastrato dal mio gruppo per correre/pedalare/vogare per 500 km in 3 giorni (10 persone).

Solo che qui hanno milioni di fondazioni, da quelle piu’ serie a quelle che ai miei occhi appaiono quanto meno deliterie.
Una delle piu’ famose, per esempio raccoglie fondi per i soldati.
In cambio della “donazione per gli eroi” si riceve un papavero rosso.
Io non l’ho mai preso: penso che i soldi per i soldati, per curare i problemi dei reduci, per le pensione dei mutilati debba venire dal governo.

Invece per un governo conservatore come quello che c’e’ in Gran Bretagna e’ normale tagliare servizi e delegare al buon cuore della gente....ma e’ anche possibile farlo a fronte di ordinativi per vari miliardi per portaerei nucleari etc.
Gia’ in passato i servizi sono stati privatizzati e, seppur piu’ efficienti, ormai hanno costi davvero assurdi beni primari come acqua, trasporto via treno, energia e perfino l'istruzione (retta universitaria 9000 sterline/anno escluso affitto etc.)
Penso alla situazione italiana, penso a quello che si vuole fare e quale futuri immagina la destra populista che al momento detta legge.
Ora sono in palestra all’alba. Non c’e’ nessuno e mi viene molto piu’ facile correre senza tutti quei culi che ti distraggono.
L’ho fatta all’alba perche’ mi piace correre in silenzio e vedere sorgere il sole dietro il verde, sapendo che in fondo alla collina c’e’ il mare....il sol dell’avvenire.

Io la mia parte di km l’ho fatta (in realta’ anche un po’ di piu’).
Se non vi volete ritrovare a correre all’alba per garantire i servizi minimi a voi e ai vostri figli, correte a votare questo fine settimana e votate ai referendum.

Che il sol dell’avvenire riscalda, chi reclama i suoi diritti fondamentali e li fa amministrare da chi ha la moralita’ richiesta.

Vado che stasera esordisco ad Holyrood

Friday 13 May 2011

Sugli adorabili cretini di oggi (inteso in senso buono).

Un mio amico, mandato supplente all’istituto agrario entro’ serio in classe (i supplenti devono guadagnarsi il rispetto) e annuncio’ con voce solenne: “oggi leggeremo un racconto di Pilo”.
Mentre lui inizio’ a leggere un racconto che narrava le vicende di Rosolino Pilo e del Risorgimento italiano, noto’ l’entusiasmo della classe che pensava che gli venisse letto un racconto erotico (ovvero raccontu di pilu- in dialetto siciliano).
Un entusiasmo ancora maggiore venne riscontrato dall’insegnante di Musica delle medie che, nei rientri pomeridiani aveva annunciate di volere mettere in scena l’opera di Schicchi.
Una volta partite le ole di tifo, vai a spiegare ai giuovini (hormonally unbalanced) che si riferiva a un opera di Puccini e non ai film con Cicciolina.
 
La verita’ e’ che a me i giovani sembrano cretini.
Pero’ non lo intendo come un offesa.

Anche se a volte penso che noi alla loro eta’ non eravamo cosi’ cretini volgio dire che ognuno e’ cretino a modo suo…ed e’ giusto che sia cosi’, anzi ognuno ha il diritto ad esserlo.
Del resto anche essere cretini e’ una conquista sociale (socio-culturale?) recente che una volta la gente non aveva il tempo per essere cretina.
Mio nonno inizio’ a lavorare giovanissimo e non arrivo' nemmeno a godersi la pensione.
Mio padre studiava e lavorava in una tipografia etc.

Seguendo questo trend i miei figli avranno un sacco di tempo per essere cretini…sempre detto in senso buono.
Che piu’ si allena a giocare senza pensieri, e piu’, crescendo, ci si sapra’ farsi gioco dei pensieri pesanti.

L’unico problema delle nuove generazioni, in questo senso e’ che non possono essere liberamente cretine: si trovano a ricevere gli stimoli di un mondo che hanno disegnato le generazioni precedenti e in parte ne rimangono condizionati.
Come spiegarsi la fascinazione che, sopratutto fra i giuovini d’oggi ha riscontrato il matrimonio regale con tutte le sue conseguenze (non so voi, ma quando io vedo un matrimonio inglese mi prende un irrefrenabile desiderio di comperarmi dei paralumi).
Io credo che ad esser cretini di sognano favole

E le favole hanno regole antiche e precise (come spiegavo qua).
Nelle fiabe le figure femminil finiscono con il raggiungere l’autodeterminazione tramite lo sposalizio con una persona importante (in genere il principe).
Mai una che inizi una carriera indipendente e sia riconosciuta per meriti propri (come oggi Zaha Hadid o Rita Levi "buonanima"). Le donne diventavano sempre principesse, acquisendo il riconoscimento per intercessione del principe di cui sono succubi. (Vedi anche schema della fiaba definita da V. Propp, sezione ultima: 31 "the wedding").
Il compito dela nostra generazione, grazie all’esperienza donataci dall’eta’ e dal cinismo acquisito per meriti proprii: e’ di aprire gli occhi ai giovani e scardinare le imposizioni di questo mondo.
Si racconta che al liceo classico T. Ferro della mia citta’, il rappresentante di classe abbia chiesto all’insegnante di filosofia di sospendere la lezione per vedere il matrimonio regale.
Pare che l’insegnante abbia risposto che era contrario sotto ogni punto di vista, come insegnante, come repubblicano e come persona contraria al matrimonio.
Qui vorrei ricordare la Sura 32 del corano che dice: "chiunque salvi una vita umana e come se salvasse l'intera umanità".
Quindi chi salva una giovane mente ne ha salvate 100.
Poi, per non sbagliare ha interrogato il rappresentante di classe che aveva sollevato quella proposta (che probabilmente, capita come funzona il gioco del potere diventera’ sindacalista della Cisl).
Perche' punirne uno e punirne 100 ed educarne uno significa educarne 100 (Mao Montessori).


Ah un consiglio, se volete educare la vostra progenie, ma non rinunciate alla magia di Principi e principesse Je recommande cet extraordinaire réalisateur français qui s'illustre dans le cinéma d'animation (clicca qua).

Sunday 8 May 2011

La memoria storica e del cervello mandati al confino

Ho passato il primo Maggio a Portella della Ginestra.
E' stato un evento molto particolare che bene rappresenta cio' che succede all’Italia e alla sua memoria storica.
A Portella c'e' un sindaco PdL che rifiuta di fare partecipare il gonfalone del comune alla manifestazione di commemorazione del massacro perche' dice che e' strumentalizzata dalle sinistre e che e' diventata quasi una manifestazione di partito (ovviamente non del suo).
La cosa e' provocatoria visto che quando accadde il massacro il ministro degli interni Scelba rifiuto' di aprire un indagine per motivi politici perche' secondo lui, chi festeggiava il primo Maggio non era di un solo partito e pertanto non poteva essere un delitto contro la sinistra.  

Questa puo' sembrare una differenza sottile ma il peggio deve ancora venire: mentre sempre piu' prove sembrano inidicare che a sparare a Portella ci fossero forze neo-fasciste ed eleementi della X-Mas riconducibili a Junio Borghese (quello del golpe) , il sindaco cosa fa?
Invita Lele Mora, noto fascista in citta' (articolo di "Repubblica").

In  piu’ sposta l'evento "Cannoli & friends" a ridosso della commemorazione.
In altri paesi si difende la memoria e si discute sulle teorie revisionistiche.
Da noi, non serve neanche quello basta molto meno: una tetta di qualche starlette televisiva, un cibo cotto e mangiato (sebbene anche i cannoli facciano parte della cultura) e tanti sorrisi finti.

Il metodo "mandarla in vacca" funziona sempre di piu’ ed e' frutto di questa cultura politica arrafazzonata, approssimativa e qualunquista e caciarona.
Il tutto per ammassare informazioni contraddittorie e confondere la memoria.

Cosicche' oggi il primo Maggio a Portella della Ginestra diventa  un occasione per mangiare cannoli con Lele Mora (?), quello a Roma un evento mediatico per la chiesa (pagato dai contribuenti di tutte le religioni e non credenti), Fede continua a chiamare il 25 Aprile la festa della liberta’ (trasformandola quasi in una festa di partito), mentre la liberazione dall’antifascismo viene sempre meno menzionato.
Per fortuna che le nebbie che avvolgono il picco, luogo dell’eccidio quel giorno erano avvolte da nebbie che aiutavano a conservare un clima di silenzio pieno di rispetto.
Molto diverso da tutte quegli schiamazzi che si sentono pochi km piu’ in basso: di chi avendo perso la memoria e il rispetto per se stesso non ne ha piu’ per coloro cui e’ dovuto.

Friday 22 April 2011

Sull'invisibilita' tipica dei supereoi

Camminavo per strada.
Un nano l'attraversa. Lo vedo camminare davanti a me con passo veloce.
D’un tratto per strada riecheggia  un voce alta, che tradisce sorpresa e forse una contentezza irrefrenabile.
E’ una bambina, piccola, che indica il nano e grida: “guarda papa’ c’e’ un nano...un nano vero!”.

Il papa’ con visibile imbarazzo cerca di portarla via mentre lei continua a indicare il nano con la mano, forse ha paura che sia l'unica a vederlo.
La bambina e’ piccolina, non c’e’ assolutamente voglia di irridere nelle sue parole.
Avrà visto tante vole "Biancaneve e i 7 nani" e forse aveva sempre pensato che i nani fossero creature fantastiche, come gli elfi, gli gnomi, (e gli eurocomiunisti ndr).

Vederlo di presenza l’ha sorpresa molto. Probabilemte ricordera’ per sempre questo momento: per la sua sorpresa oggi, che un domani, quando capirà, sarà diventato imbarazzo.
Prima che assistessi a questo fatto pensavo ai fatti miei.
In particolare pensavo al concetto di eroe.
Ricordavo che anni fa e’ stata data una medaglia a un
mercenario che catturato da un gruppo non meglio identificato di guerriglieri era morto dicendo.
"Adesso vi faccio vedere come muore un italiano".

Onestamente non avevo notato molta differenza da come muore un africano o un asiatico, che del resto da molecule siamo fatti, e il sangue e le ossa sono uguali qualunque sia la tua cultura o il colore della tua pelle.
La differenza l’avevo notate nell’aspetto mediatico: un africano che cade fa meno rumore (nel
genocidio del Ruanda, il rumore di un milione di caduti di si udiva "fragoroso", dalle ultime pagine dei giornali).
Al mercenario vennero dati onori (per esempio la medaglia al valore civile che non era spettata nemmeno ai soldati morti servenodo il paese).
Dissero che era stato un eroe, per cosa aveva detto alla fine.
Io, prima di morire vorrei dirò  “pasta, pizza, mandolino, (Galileo, Leornardo da Vinci,
Monica Bellucci)”.
Ci pensavo perchè mi chiedevo se al ragazzo, il giornalista free-lance morto recentemente in Palestina sarebbero stati concessi tali onori.
Una persona davvero eroica che, per il dovere di cronaca aveva documentato giornalisticamente sul suo blog l’operazone
piombo fuso e tutto quello che ciò prevedeva per i Palestinesi .Per questo aveva già rischiato la vita ed era stato picchiato dai soldati Israeliani.
Ci ha fatto vedere davvero come muore un italiano: sottopagato e con contratti a tempo determinato, ma con tanto coraggio, passione e cuore messo nel lavoro.
Ma non credo che questo, di questi giorni, gli valga una medaglia.

Perchè i veri eroi spesso rimangono invisibili.
Ricordo quando anni fa c'erano al liceo "Cielo d'Alcamo" seguivamo
Danilo Dolci e i suoi seminari.
Danilo Dolci, se non lo conoscete, era detto il Gandhi della Sicilia.

Aveva inventato azioni di protesta come, lo sciopero alla rovescia. Alla base c'era l'idea che, se un operaio, per protestare, si astiene dal lavoro, un disoccupato può scioperare lavorando.
Centinaia di disoccupati a Partinico si erano organizzati per riattivare pacificamente una strada comunale abbandonata.
Ovviamente questo metteva in evidenza come lo stato fosse assente e abbandonasse i suoi beni quindi i lavori vennero fermati dalla polizia e Dolci, con alcuni suoi collaboratori, venne arrestato.
Nello stesso anno, il 1956, oltre mille persone diedero vita ad uno sciopero della fame collettivo per protestare contro la pesca di frodo, che, tollerata dallo Stato, privava i pescatori dei mezzi di sussistenza. Ma la manifestazione venne presto sciolta dalle autorità, con la motivazione che «un digiuno pubblico era illegale»
Magari state pensando che queste siano lontane nel tempo, che potevano accadere solo in Sicilia. Ebbene pensate alla protesta delle carriole all’Aquila dove la gente che voleva tirare via le macerie , le  macerie delle loro case (primo passo per la ricostruzione), è stata manganellata e schedata come criminali. In questo modo lo stato, almeno nella sua componente repressiva ha dimostrato di non essere affatto sordo e assente .
Io allora ascoltavo Danilo Dolci trovavo bizzarre queste proteste sopra le righe, e pansavo più in termini di occupazione e organizzazione. Ero giuovane.
Oggi ho capito che un eroe non lo si incontra per strada, e spesso se lo si incontra non lo si riconosce perchè un eroe non cambia le cose dall'oggi al domani.
Gli elfi e le fate magiche non esistono.
Esistono solo eroi, invisibili e silenziosi, che gettano i semi di un cambiamento.
Il cambiamento richiede piccoli eventi, come il germogliare dei semi
.
Ci vuole tempo e condizioni favorevoli per fare crescere da un piccolo seme, una grande quercia.

…dedicato ai miei maestri.

La Foto a sinistra è presa dal sito di MissKappa

Tuesday 12 April 2011

Come direbbe Sciascia...una storia semplice.

Qualche giorno fa mi sono ricordato una vecchia canzone che avevo sentito da bambino e parlava di Salvatore Giuliano, descrivendolo come un eroe.
Giuliano e la sua banda sono stati i responsabili della strage di Portella della Ginestra il 1 Maggio 1947.
Sembra esserci una contraddizione. Dipende.

Salvatore Giuliano era un tipo di eroe, ed era un assassino, ed una vittima, uno che scappava, uno che si fa trovare, uno che sognava, uno che era tradito, uno che combatte per la sua terra, uno che aiuta gli stranieri a soggiogarla. Contraddittorio? Dipende.
Iniziamo a raccontare questa storia (con la “s” minuscola).
Salvatore Giuliano era un ragazzo che per sopravvivere commerciava grano al mercato nero. Una volta, scoperto, provato a scappare, e’ colpito dai proiettili, gli stanno dando il copo di grazia, lui reagisce e uccide lo sbirro.
Da li’ in poi deve scappare e vivere come un brigante.
Cosi’ diventa un assassino, ma anche una vittima.

La vita di brigante andava avanti rapine, rapimenti e riscatti.
Le Forze Repressione Banditismo erano corpi speciali delle forze dell’ordine, incaricate di braccare gli ultimi briganti.
Ma non erano riusciti a prendere Giuliano e la sua banda, contribuendo ad accrescerne il mito di eroe.
Anche perche’ mentre non lo trovavano, Giuliano si faceva trovare da almeno 5 giornalisti/e e rilasciava interviste, girava filmati, la sua vita era quasi costatemente documentata.

In quel periodo in Sicilia c’era un forte movimento indipendentista il (MIS- Movimento Indpiendentista Siciliano) che arrivo’ ad avere mezzo milione di iscritti. Il braccio armato del MIS era l’EVIS.
Giuliano era visto come un eroe perche’ riusciva a deridere gli sbirri che imponevano la legge di Roma. Il MIS nomino’ Giuliano colonnello dell’EVIS e continuo’ a combattere contro le forze dell’ordine.
Sperava di potere vincere la guerra, e sognava di tornare alla vita normale che aveva prima. Gli avevano promesso l’amnistia di tutti i crimini “di guerra”.
Giuliano era diventato una figura politica, senza rendersi conto di quanto questo lo rendesse una pedina nelle mani di chi aveva interessi politici. Un pupo in piu’, nelle mani di tanti pupari.

Ora lasciamo la piccola storia e guardiamo che cosa succedeva nella Storia (“s” maiuscola).
Giuliano faceva il mercato nero del grano perche’ il grano scarseggiava sul mercato ufficiale. E il grano scarseggiava perche’ i terreni della Sicilia erano coltivati male, da grandi latifondisti aristocratici che vedevano la terra come potere, ma con nessun interesse a coltivarla con nuovi metodi o innovare quello che era stato fatto da secoli (Gattopardianamente parlando).

In quel periodo i decreti Gullo volevano che le terre coltivate male venissero ridivise fra gli agricoltori.
Fatta la legge, non era cosi’ chiaro come reclamare i terreni.
Per fortuna una classe di sindacalisti (spesso di formazione partigiana) erano riusciti a mettere pressione sui tribunali per l’assegnazione: le terre si occupavano, i contadini, riuniti in cooperative ne reclamavano il diritto. Molte manifestazioni venivano organizzate: dopo la fine della guerra si respirava un aria nuova, un vento di cambiamento e i poveri rialzavano la testa.
I latifondisti avevano chiesto alla mafia di uccidere e reprimere questi movimenti (in quegli anni vengono uccisi 36 persone tra cui sindacalisti Placido Rizzotto, Accursio Miraglia
, Salvatore Carnevale  e moltissimi altri.
Ma oltre alla mafia c’erano altri interessi che volevano che questo movimento smettesse.
Alle elezioni regionali del 1947 il blocco del popolo (PCI e PSI)  avevano preso il 30% dei voti

 La democrazia cristiana era scesa al 20%. Il problema non era da poco visto che nel l'accettare il piano Marshall il governo s'era impegnato a  combattere il comunismo. Quel risultato elettorale andava ostacolato dal governo italiano e dai servizi segreti statunitensi.
 Con gli anni a seguire la mafia abbandonera’ le campagne, le terre verranno distribuite e i mezzadri, divenuti imprenditori nel 2001 voteranno in massa Forza Italia che prese tutti i 61/61 seggi assegnati in Sicilia.

A ostacolare il movimento c’erano anche i fascisti che, finita la guerra volevano ostacolare in ogni modo l’ascesa dei movimenti di sinistra.
Insomma, si fa prima a dire che non c’era che chi c’era a sparare con Giuliano.
Fu cosi’ che mentre la gente si radunava a Portella della Ginestra per festeggiare la prime distribuzione di terre,  Giuliano sparo’ sulla folla uccidendo 11 persone (di cui 2 donne, 4 bambini), 27 feriti.

La banda del bandito Giuliano sparo’ sulla gente secondo la versione semplice.
Salvatore Giuliano aveva sparato con l’aiuto della mafia latifondista, insieme ai fascisti della X-Mas legati con la complicita’ dei servizi segreti americani (mafia e Servizi segreti americani avevano spesso cooperato dal 1943) e il beneplacito del parlamento a Roma.
Poi la storia continua e Giuliano viene ucciso. Prima si crede dai carabinieri, poi si scopre ucciso dal cugino.
Il cugino viene condannato e dice che fara’ i nomi di chi gli aveva ordinato di farlo. Morira’ in carcere.
Poi la Storia (deviata) cerchera’ di cancellare tutto e fare tornare tutto alla versione semplice: Giuliano era un bandito e i banditi questo fanno: uccidono a caso.
...che cosi’ e’ tutto piu’ semplice.

Leggo i giornali di oggi, i comunisti sono cattivi, Roma e’ ladrona, i fascisti vengono copiati, la mafia (come sempre) non esiste, gli stranieri Föra da i ball e tutto e semplice: o Bianco e Nero.
La semplificazione e’ tipica della destra populista che trova soluzioni semplici a problemi complessi (alrimenti non mi spiego a che serva comprare casa a Lampedusa).
Ma la verita’ e’ che la stori
a di un uomo e la Storia giungono allo stesso destino.
Se la complessita’ del mondo vi infastidisce e preferite credere a un mondo dove tutto e’ semplice; accomodatevi pure: oggi c’e’ il sole, il tg1 rassicura tutti, il capitano sa dove condurre la nave e questo paese.
L’orchestrina del Titanic sta suonando (solo per voi) un’ allegrissima canzoncina scacciapensieri. Firuli’ firula’.