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Sunday 26 May 2013

Progetto (a lungo termine) per costruirmi una piramide.

Ultimamente mi hanno affidato un gruppo da guidare, per qualche mese, per un progetto.
Alla prima riunione, si dovrebbe fare qualche esercizio di team building (i soldi che pagano il progetto vengono dall'America e loro, a queste cose, ci tengono).
Alla prima riunione, ho detto: "team building": vi ho portato dei cioccolatini, siatemi devoti e siate leali gli uni con gli altri. Deal?
La cosa sembra funzionare: il gruppo lavora bene. L'unico problema e' che noto che, quando mi vedono, mi associano all'idea dei cioccolattini e scateno la salivazione (riflesso Pavloviano).


Il mio gruppo e' proprio carino.
Ho potuto scegliere alcuni, mentre altri mi sono stati affidati.
Io porto avanti il progetto e copro la parte scientifica.

Mike l'ho scelto io.
Mike viene da generazioni di rompicoglioni di scozzesi.
La sua famiglia e' stata promotrice dei movimenti luddisti nel 19esimo secolo. I luddisti distruggevano la macchine che rimpiazzavano il lavoro umano.
Sarebbe un sindacalista di sinistra, se in questo paese i sindacati non li avesse asfaltati la Tatcher e la sinistra i Tony Blair.
Io l'ho scelto, perché' Mike e si luddista, ma e' anche un favoloso nerd.
Mike odia le macchina, ma ama i software. Adora smontare le macchine, capirle e perfino migliorarle, purche' non tolgano il lavoro agli uomini.
Secondo me non tutti lo apprezzano per come si presenta. Ma e' un grande acquisto.


Nicole si occupa della parte legale, non la conoscevo prima.
Mi hanno detto che ha un sacco di doti nascoste ed e' Easygoing.
Una dote non e' poi così' nascosta, visto che tutti sanno che fa l'istruttrice di lap dance.
Andremo d'accordo: io ho un gran rispetto per chi si dedica all'insegnamento delle si giuovin virgulte.


Paul e' un ingegnere con esperienza.
Gran lavoratore, da qualche anno sta vivendo una seconda giovinezza.
Appena i suoi figli han fatto sedici anni e, come si usa da queste parti, son stati messi alla porta.
S'e' sentito prima triste, quindi felice. Ha capito che aveva risorse (tempo e soldi) per fare cio' che aveva sempre voluto fare.
Ora, tutti i soldi che guadagna li spende in viaggi con sua moglie, che ama tantissimo.
Vogliono vedere tutti gli hard rock cafe' del mondo e son già' ad oltre 150.
In realtà' a lui i cafe non interessano. Gli piace avere una scusa per andare in posti che altrimenti non visiterebbe. 

2 mesi fa ha finito un dottorato in astrofisica. Che non gli serve a niente, nemmeno per vantarsene.
Io volevo fare il cosmonauta perché' pensavo che rispondere alla domanda: "e tu cosa fai?" "il cosmonauta" facesse colpo sulle ragazze.
Lo ammiro.

Poi ci sono anche altri tre…ma il post diventerebbe troppo lungo.
 
Mi piace avere la responsabilità' di guidare un gruppo.
E' un po' strano, perché' spesso si discutono argomenti e raramente sono la persona che ne sa di più', o son chi ha più' esperienza, o che ha più' capacita' per portare avanti ile singole parti del progetto.
Ma sono l'unico che riesce ad integrarle tutte fra di loro, e con progetti simili che son sviluppati in America.
E' una grande responsabilità', ma e' anche molto divertente.
Se va bene, probabilmente mi daranno un gruppo più' grande e per più' tempo.
Quando ci sono giornate tristanzule, ripeto a me stesso: "per costruire una piramide, mi servono solo 20.000 persone per 10 anni. O viceversa".
Mi serviranno solo pazienza e molti, molti cioccolattini.

Sunday 11 November 2012

L'unica Capitalista buono e' un capitalista saggio.

Conosco l'epoca dei fatti, qual' era il suo mestiere: i primi anni del secolo, miliardario, petroliere,
i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti con il padrone che possedeva tutto e l'operaio, che poteva solo lavorare per sfamare la famiglia. Non c'era diritto all'istruzione ne' diritti per i lavoratori.


Nel 2005 ero a New York mi ospitava Valentina, che allora faceva la ricercatrice alla Rockefeller University.
Il motto dell'università' e' conoscenza per il bene dell'umanità'. Certo, era un università' privata americana, con rette altissime, ma il suo fondatore, che qualche anno prima aveva fondato anche l'Università' di Chicago, era John D. Rockefeller il ricco petroliere di cui parlavo prima.


Nei primi anni del secolo i soldi si facevano col petrolio e l'acciaio.
Andrew Carnagie, era il magnate dell'acciaio, e filantropo. A new York ci sono varie biblioteche pubbliche, alcune di
queste sono state fondate da Carnagie. Carnagie,  fece costruire 2509 biblioteche per permettere di accedere alla conoscenza anche a chi non avesse le possibilità' economiche.

Anche nei musei di stampo anglo-sassone l'ingresso e' gratuito.
Il Metropolitan museum e' uno dei musei più' belli che abbia mai visto perché' contiene arte di tutto il mondo.
Ricordo di avere visto li' per la prima volta l'arte orientale: le stampe della Grande Onda Da Kanagawa o l'arte minimalista Giapponese che avrebbe influenzato anche Van Gogh.
Guardando quelle linee semplici, capii che fino ad ora, guardando i musei europei, avevo guardato al concetto di arte da un solo punto di vista.
Il fatto che fosse il punto di vista espresso dalla mia cultura non lo rendeva migliore degli altri.


Il Metropolitan Museum si apre su Central Park.
Un parco immenso, vivo, secondo me la cosa più' bella di New York.
Ricordo che non avendo un granché' da fare e nessun soldo da spendere passavo le giornate camminando per il parco.
Ricordo di aver giocato a calcio con dei Brasiliani conosciuti la', assistito a prove di opere teatrali, guardato acrobazie con i pattini, disegnato una veduta del castello del belvedere, sul lago.
Il momento più' bello la' al parco era alle 12.00, quando la gente usciva dagli uffici per la pausa pranzo.
Si allentava la cravatta, si toglieva le scarpe e si stendeva su un prato.
Attorno si vedevano grattacieli, simbolo dell'alta densità' umana che mi circondava, ma Central Park era verde, immenso e vivo come non mai.


I grattacieli vennero fatti proprio per rispondere a quella necessita' di spazio.
Central Park, coi sui 3.4 Km quadrati sarebbe stata la risposta più' semplice (vedi Formigoni che ha costruito il suo palazzo nel il fu bosco di Gioia).
Central Park e' sopravvissuto fino ad oggi. New York senza Central Park non sarebbe la stessa cosa.


Vi dico tutto questo perché' oggi si parla tanto di capitalismo selvaggio e delle nuove tasse di Obama sui più' ricchi per dare servizi ai poveri.
Negli ambienti di destra sembra quasi una bestemmia, un affronto per chi ha lavorato per accumulare quel capitale.
Eppure c'e' sempre stato un capitalismo "sociale" e qualche anno fa furono miliardari come Bill Gates e Warren Buffett ad impedire a Bush l'ennesimo taglio sulle tasse per i ricchi.


In Italia, una visione un po manichea che porta a vedere chi ha i soldi sotto una luce negativa:
i miliardari li si invidia o li si disprezza, in entrambi i casi li si odia. Pero' e' anche vero che io non ho mai visto una biblioteca Berlusconi (al massimo un trofeo di calcio porta sfiga), un istituto di ricerca serio o un importante istituzione benefica fondata da un miliardario.
Spesso chi accumula denari, li porta in Svizzera; in America gli evasori, che rubano alla società', finiscono in galera per davvero (ricordate Al Capone?).
Marchionne, vuole licenziare 19 operai per adempiere all'ingiunzione di riassumere gli operai FIOM. Intanto sono oltre 3 milioni di dollari quelli che il Lingotto mette ogni anno a disposizione dei suoi 30 lobbisti. Un altro simbolo di come i
soldi sia piu' facile farli per pressioni politiche che per la capacita' di creare business.

Mi piace pensare che ci sia stata gente con del talento per trasformare idee in prodotti e generare ricchezza.
Mi piace pensare che quella gente, una volta garantitasi il benessere per se e per la sua famiglia abbia investito le sue capacita' per il bene di tutti fino a rimanere nella storia.
In America sanno che "Da un grande potere derivano grandi responsabilità". Sara' perché da loro l'uomo ragno e' letto molto di più' che le storie di Paperon de Paperoni?.
Altri post sulle differenza culturali in America: 1, 2, 3.
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