Saturday 17 July 2010

Un giorno come tanti, ma con qualcosa in meno.

Era un di quei giorni quando piove, ma in una maniera positiva. In autostrada avevo gia' visto 3 arcobaleni.
Poi Nation radio (che si chiama cosi' ma in realta' si prende solo nel Galles del
sud) aveva messo su una  canzone di quelle che ti mettono di buon umore ; tipo gli Svedesi  "I am from Barcelona".
Insomma, entrando a lavoro ero abbastanza sicuro che sarebbe stata una bella giornata.
In mattina avevo l'ultima lezione di un corso sul come comunicare efficientemente informazioni e oggi ci toccava dare una "lezione" applicando cio' che s'era imparato.
Io ero contento perche' Ester aveva detto che ci avrebbe insegnato a parlare coi morti e ottenerne risposte e aspettavo fiducioso pronto a cogliere ogni suggerimento....tipo un "15 e 68 sulla ruota di Napoli".
In realta' spiego' il linguaggio dei segni,che aveva detto che ci avrebbe insegnato a comunicare coi sordi (deaf people), anziche' coi morti (death people)*.
Comunque e' stato interessante, sicuramente utile.
Al momento sto approfondendo come si dicono le parolacce. Anche la mia lezione su
come fare le moltiplicazioni complesse usando disegni anziche ' le tabelline e' stato un successone (che se al ci fossero meno commercialisti e piu' disegni ci sarebbe anche molta piu' felicita').
Di buon umore avanzavo verso il pranzo.
Qua nel Regno Unito non si mangia male; comunque meglio rispetto a Germania  o a Ginevra.
O magari e' anche vero che dopo  vari anni di emigrazione mi si sono abbassati gli standard culinari.
Mentre di buon umore ponderavo tutto cio' abbastanza fiducioso che tra il menu standard, quello salutista scansando quello per vegetariani (che siamo uomini mica panda o conigli) avrei trovato qualche approviagionamento edule di mio gradimento.
Fu proprio allora che, la vidi: una torta che omaggiava la star di questi mondiali: Paul the Octopus (Polpo-Paul) ottagonale, ricoperta di polipi di zucchero colorato che, giocando col plurale di Octopus che in inglese e' Octopi (pronuncia octopai), era diventato una torta (pie pronuncia pai): la terribile Octopie.
Uno dovrebbe imparare a vivere coi propri incubi (vedi disegno sopra); ma il giorno, accelerando improvvisamente duro' poco piu' e si stempero' in un inutile sera... come diceva Rossella "e fu sera e fu mattino: altro giorno".
E presto un altro giorno
fu.

* I am going to teach you how to communicate with the deaf people (not with  the death people).

7 comments:

cristina13 said...

Beh, non posso che approvare l'immortale frase: se al mondo ci fossero meno commercialisti e più disegno ci sarebbe anche molta più felicità

anzi, proporrei di pagare le tasse con paesaggi a carboncino, a olio o tempera acrilica, e chi non è capace vada a lezione, ci sono ottime insegnanti in giro


Falloppio said...


Si!

Questa si che e' finanza creativa....altro che Tremonti.

laila81 said...


Nooooo... Pure la torta in tema col polpo noooo..........

Oh povero Paolino che triste destino lo aspetta.... che se fosse stato destinato a una bella insalatona con tanto di olio e limone avrebbe sofferto meno.... Mò gli fanno vedere che significa vivere una vita da star, mò avrà tanti amici che gli sorridono, gli scattano fotografie.. (uhmm per gli autografi credo ci sia qualche problema logistico, ma sicuramente ci sarà qualcuno che li firmerà per lui!)
No dico adesso i lustrini e le pailettes del jet set e poi? Tra qualche mese?
Chi si ricorderà più di Paolino?
Lo abbandonerete... Lo lascerete nella solitudine tipica della star che tanto veloce vide la sua ascesa quanto repentina  la sua discesa....

Salviamo il polpo Paul !!!!

Lario3 said...

Il post è bellissimo... e le immagini lo sono ancor di più.

Grazie mille per il commento e buon fine settimana :-D

CIAO!!!

laila81 said...


Sciur Falloppio la saluto.... la sottoscritta prende il suo blogghino sotto braccio e se ne va in vacanza ( che era ora!).
Quindi ci si rilegge a settembre!!!

Baciottoni e buona estate !!!!!

redcats said...


Sempre appassionanti i tuoi diari!  Redcats

yetbutaname said...

un'altra tazza di tè è sempre l'approccio migliore
un bel post di un bell'uomo
ciao Fallo'