Wednesday 10 May 2006

LONDRA 2/III

Continua dal post precedente london-large
Il terzo giorno devo lasciare l’albergo con i ritratti di gentiluomini (Tri' chi ha detto che siano morti?). Mi avvicino alla portineria dove un portiere vestito in stile gangster anni 20, parla con una querula cliente. Arriva il mio turno, dico il mio numero di camera e, dopo una pausa, mi dice con voce lenta e profonda: “your Bill…has been taken care of”- Sara’ che il mio cervello e’ affascinato dal pensiero del portinaio-Al Capone ma a sentire che si sono gia’ occupati di Bill mi viene voglia di gridare portandomi le mani ai capelli: “Billy, mi lu ammazzaru, u beddu fugghiu”…invece ringrazio ed esco al sole.
Devo trovarmi un albergo per una notte. La guida consiglia la casa di E. Lear poeta e pittore, autore di “the Owl and the Pussycat”. Sperando che il tizio non sia un debosciato mi sposto a Marble Arch. Va piu’ che bene: E. Lear componeva Limerick per bambini.
Lascio lo zaino e vado in giro: a comprare qualcosa. I cd costano meno. Compro Dresden Dolls, Franz Ferdinand, Belle & Sebastien, gli Strokes per le giornate di sole.  John Coltrane, e Sonny Rollins per quelle di pioggia.
Scozzesi e Americani, stranamente nessun Inglese.
Faccio il giro per la Londra turistica, Westminster, scopro non essere una basilica, ma un gigantesco parcheggio per ampollosi sarcofaghi di gente ± famosa alla visione della tomba di un personaggio che ho impersonato io in una tragedia di Schiller la scongiurante mano va giu' per dare un distinto, ma efficace strattone al pacco. Porta sfortuna incontrare un proprio doppione....specie se e' morto.
Vedo le guardie con una marmitta di marmotta in testa a Buckingam Palace e riscopro (e’ la terza volta che sono a Londra) che il Big Ben non e’ poi cosi’ big, strano, per una citta’ in cui tutto e’ grande, dal "grande incendio" del 1666 alla “grande puzza” del 1858.
La sera sono stanco, vado in un pub a bere delle Guinnes, quando finisco la seconda contemplo me, solo alla barra di un pub, stanco, sguardo perso nel vuoto <diciamo tenebroso? > e nessuno con cui parlare….pensavo di ridurmi cosi’ attorno ai 50 anni (con in piu’ la pancetta da bevitore di birrozza) evidentemente sto anticipando I tempi....speriamo di beccare presto un posto da scrittore maledetto prima di iniziare a comporre Limerick (che sarebbe come scrivere discorsi per Dodo' dell'albero azzurro).
Mentre pensoso pondero tutto cio’, mi viene chiesto di lasciare il locale.
Sono cosi ubriaco? No. S’e’ fatto cosi’ tardi? No.
In Inghilterra I pub chiudono alle 11.00 p.m.…
I Britannici derivano dai Sassoni che si sono spostati nell'unico posto in cui il tempo e' peggiore che in Sassonia (Dresda).....ma della Sassonia hanno perso qualcosa di importante (I pub aperti 24 ore).
Nella citta’ che non dorme mai, mi ritiro nel mio boudoir alle undici.
-terza e ultima puntata - "discorsi sulla divinita', di come Falloppio circuisce un Francese e ritorno a casetta con una mucca volante" fra due giorni.....lavorativi (ma Mercoledi' ho lavorato poco).

17 comments:

gattarandagia said...

un giovane biologo di sicilia

vagò nel mondo, per miglia e miglia e miglia.

senza una birra, di fronte all' abbazia,

si scoprì morto, ma fu portato via,

quell' assetato biologo di sicilia.



forse la vicinanza del fantasma t' ispirerà qualcosa di meglio ...

utente anonimo said...

Questa della grande puzza non la conoscevo.

UnaStranaStrega said...

io son stata in pub aperti oltre le 11, infatti pensavo avessero tolto il coprifuoco.. vuoi dir che occorre essere del posto per far notte?

UnaStranaStrega said...

eccheppalle! ora mi dice che non esisti!

yetbutaname said...

beh, Falloppio, se- dopo la serata al pub- ti ritiri in un boudoir, sospetto che preferisca il café-chantant

vistodalsud said...

sta cosa della chiusura alle 23 è seccante...

bucciadimela said...

Ma come, eri da solo? E tutti quegli amici colorati che descrivi nei post precedenti, stavolta non sono venuti?

Ah: ho sentito ieri che mancano i fondi per far rientrare in Italia i cervelli. Mi sa che sei fra questi, condannato (ma è poi una condanna o un privilegio?) a startene fuori, in giro per il mondo a vedere come è fatto per poi raccontarlo a noi.

Falloppio said...

GATTA- grazie per il Limerick

STREGA- io esisto checche' ne dica splinder

YET - il boudoir era per recuperare la nouvelle cousine e dimostrare a Frenciola che se voglio so crecare su Google la corretta dizione.

BUCCIA- A me sta cosa mi mette tristezza: se non hanno i soldi per fare rientrare i cervelli che cosa fanno rientrare. I corpi?


A parte gli scherzi il discorso sarebbe lungo, ma non e' affatto una questione di soldi:

Se uno fa ricerca ad alto livello e' facile trovare "sponsorizzazioni" da industrie o altro. I problemi in Italia sono due:

1- Mancanza di infrastrutture

2- Burcrazia incredibile: per esempio, qui se ti trovi i soldi per i tuoi progetti, li puoi usare.

In Italia devono passare dal dipartimento.

Mettiamo il caso dei fondi Telethon, se entro un anno non arrivano al laboratorio a cui sono destinati vengono ripresi indietro.

Cosi' l'universita' non ci guadagna, ma e' una magra consolazione per chi aveva pensato di utilizzarli per un qualche progetto e si ritrova senza.

Comunque non avevo intenzione di tornare a breve....se la situazione cambia (e diventa seria e meritocratica) anziche' la solita distribuzione di soldi a pioggia, ne riparleremo.

vallyntina said...

ma allora la mucca della pubblicità esiste davvero!!!!!...miii,fico!!!e io che pensavo che il problema fossimo io e i miei colleghi cretini :)

Desmentera said...

Posso consigliare anche We are Scientists (a te poi eccheccavolo) per i giorni di sole?

Frenciola said...



Apperò...

ringrazio per il boudoir...


Frenciola said...



Dimenticavo:

carina la querelle su Bill

daisi said...

molto carino il tuo commento da me

desisto da correggere il tuo inglese come credo voi fate con il mio italiano

"The owl and the pussycat"? non era un film con Barbra Streisand???

buona serata

daisi

Falloppio said...

Son forse il custode della pussycat di Barbra?



Vado, il beergarten sull'Elba mi chiama per una birrozza veloce in compagnia della compagine portghese-brasiliana.

Vado che per oggi me la sono meritata.


Gatta e Frenciola mi occupero' al piu' presto di quelle certe faccende sul versante Tedesco e Danese.

Vi faccio sapere al + presto.



Frenciola said...


quali faccende? e soprattutto, quali faccende danesi e tedesche?


avvicinati e dimmelo in un orecchio così non facciamo brutta figura...


radiobeba said...


ti ci vedo, tenebroso al bancone.

però con l'inglesina a fianco, pofferbacco!


la tua descrizione di limerick è galattica.

Supertriglia said...

che dire? lusingata. e ammaliata...

la prossima volta chiama... che vengo con te!!