Wednesday 26 April 2006

POLONIA-

Si parte per la magica terra di madame Curie e di Nicolo’ Copernico  per l’annuale meeting dei PhD (dottorandi) del mio istituto.waterfall
Sull’autobus c’e’ euforia: il Brasiliano cerca un pallone e contemporaneamente fissa suo figlio che ha tre mesi e dorme.  L’inglese aristocraticamente legge il giornale, l’Egiziano cerca di non fare andare in pezzi il narghile’ ed io, per finire questa sfilza di luoghi comuni dovrei come minimo impastare una pizza o suonar il mandolino…
Un po’ tutti mi chiedono delle elezioni in Italia e come mai una persona che lapalissianamente viola le regole democratiche (perfino Bush ha dovuto vendere le sue azioni prima di diventare presidente) possa ancora raccogliere quasi il 50% dei consensi….non ho una risposta.
Ne’ parlo un po’ con l’Americana: lei mi dice che la stampa sta peggiorando anche negli States (ma lei non li chiama “States”) chi cerca notizie da fonti independenti usa sempre di piu’ internet e i media classici sono lasciati alla gente con meno risorse. Questa gente in genere e’ piu’ conservatrice, il che porta, per la legge del mercato a far si che i media diventino a loro volta piu’ conservatori…penso che internet dovrebbe essere accessibile a tutti, questo permetterebbe di venire in contatto con le stesse notizie non solo dai classici media. Internet e permetterebbe a tutti di accedere alle notizie da piu' fonti e contribuirebbe a modellare le opinioni sulla base di informazioni provenienti da diversi media, possibilmente piu' indipendenti dalla politica.
Il Neozelandese prende le carte, gioca con una Cinese, un Turco e un Cileno…4 persone, 4 continenti, imprecazioni degne di un scaricatore di porto di Livorno….tutto il mondo e’ paese.
Passiamo in allegria la frontiera (non se lo aspettavano di trovare su due autobus tante diverse nazionalita’).
Il meeting ha elevatissimi momenti di scienza, ammiro la capacita’ e l'intraprendenza dei nuovi dottorandi, gli altri sono una conferma. Molta di questa gente ha quelle che definisco le qualita’ dello scienziato perfetto: umanita’, determinazione, immaginazione, conoscenza tecnica. Fra di loro vi saranno i futuri grandi scienziati di domani ed io saro' al loro fianco, quello che grida: "ricordati degli amici"!!! ☺
La sera facciamo un fuoco nella foresta. Prendiamo contatto con le usanze locali e la famosa Vodka al miele Krupnik. Il sapore e’ molto simile a quella di uno sciroppo per la tosse che prendevo quando ero bambino e che mi piaceva tanto….vuoi vedere che la mia infanzia felice sia stata dovuta all’ alcool?
Il giorno dopo visitiamo le cascate della foto (altre foto verrano nella sezione multimedia) ancora scienza (lo scopo e’ conoscere i progetti di ogni altro PhD).
L’ultimo giorno c’e’ l’elezione del “sindacato” dei dottorandi, sono stati bravi quest’anno sono riusciti ad ottenere un sacco di cose….
A volte penso che quando Socrate pensava al governo perfetto come quello retto dai filosofi stesse pensando il giusto….oggi, aggiornandolo ai nostri tempi proporrei un governo di biologi…personalmente io mi accontenterei della presidenza del Senato, dove ho sentito di proposte quanto meno aberranti.

Wednesday 19 April 2006

ITALIA

Il giorno in cui sono arrivato ho cenato. Mia madre ha accolto il suo eroe con tutto il cibo che mi piace.
Dopo pranzo mi sdivaco sul divano….ed ecco….
La Forza jedi viene meno. Forse c’era anche della Kriptonite nel ripieno…o piu’ semplicemente non dovevo fare il bis di tutto.
Supermam approfitta della mia debolezza e con voce soave attacca con superpoteri e parole terribili: mi chiede se per ora sto con qualcuna e poi aggiunge le parole mettere radici, testa a posto e per finire l’edizione 2006 dei coetanei neo sposati con bambini (maledetti: e usateli i contraccettivi servono a evitare anche “invidia dei nipotini” nelle mamme degli altri).
Scappo a cercare su internet se i miei, a 52 anni possono ancora adottarmi un fratellino (il che risolverebbe i problemi)…

E’ passata una settimana, sono sovrappensiero: la verita’ e’ che io sto alla principessa Sissi piu' che come il principe azzurro, come l’anarchico con la pialla…o magari come un sindacalista (cosi’ gli amici possono continuare a dire che assomiglio all’A. Brody di “Bread & Roses”)….ma i sindacalisti non sposano le principesse Sissi…..specie di questi tempi.
Rimuginavo tutto cio’, pioveva, ero bagnato come un pulcino. Incontro
un(a) raggio di sole tra la pioggia di questa giornata. Lei e' di ritorno da Karl-Marx Stadt. Facciamo un pezzo di strada insieme, mi racconta che ha disdetto la casa, ora ha 5 mesi per trovare un posto dove andare, l’ha fatto per forzarsi ad andarsene da qua e girare un po’ il mondo….penso che e’ una persona geniale.
Mi dice anche che si e’ fatta il tatuaggio di cui mi parlava
quando stavamo ancora insieme.
La sera ci sono troppi pensieri pesanti che circolano in testa: mettere radici e famiglia, verra’ il giorno, ora no…al momento mi concentro sui problemi di piu’ facile risoluzione: chiudo gli occhi pensando a dove cavolo si sara' fatta dipingere quel famoso tatuaggio....e con questo pensiero felice mi addormento ZZZzzzZZZ.
Nella foto, me e il destino beffardo (in proporzioni reali).

Wednesday 12 April 2006

Il VOTO

Arrivo a casa con 24 ore di ritardo. I miei mi abbracciano e andiamo a casa, si mangia e si parla, c’e’ ottimismo. Sembra Pasqua, ma nella nostra famiglia e’ qualcosa di piu’: e’ la vigilia delle elezioni e siamo tutti e 4 riuniti.
A cena si parla di politica: alla fine nessuno votera’ per lo stesso partito, ma ognuno rispetta le idee degli altri…il mio fratellino e’ sempre piu’ confuso ☺
La sera, anche se casco dal sonno per i problemi avuti nel viaggio andiamo a vedere “il Caimano” (mi hanno aspettato per andare a vederlo insieme). E’ incredibile: qualsiasi altra famiglia, quando un figlio torna per 24 ore non va a vedere un film politico, ma noi siam cosi’. Mi piace pensare di essere stato creato da loro: c’e’ una cosa che si eredita dai genitori ai figli e fa continuare la vita attraverso le generazioni. I geni? No. sono I valori in cui si crede….e per una volta nella vita penso che ce lo meriteremmo di vincere delle elezioni!!!
Il film e’ complicato. Per comprenderlo e’ illuminante un articolo di G. Ferrara su Reponline.
Vado a votare.
Non posso non ricordare il primo voto di mio fratello: dopo aver votato….sento qualcosa di appuntito dietro la mia schiena, (eravamo andati con la vespa). Chiedo cosa sia e mio fratello mi fa vedere una penna…..pensava che per votare si dovesse portare la penna da casa.
La sua ingenuita’ e’ commovente.
Il giorno dopo sarei dovuto partire, ma a causa dello Scirocco il mio volo viene cancellato, ripartiro’ dopo 24 ore.
Al pomeriggio inizia lo spoglio.
I risultati arrivano e mi rendono nervoso. Esco, vado a passeggiare, entro in libreria ma e’ come andare a fare spesa quando si ha fame: compro tutto, purche’ appaghi il mio desiderio.
Alla fine esco con un libro di Beppe Grillo, due di Guccini e un romanzo….tutto Sellerio o Feltrinelli, ma il librivendolo mette tutto in un sacchetto, orrore (!), della casa editrice del nano.
Lo spoglio prosegue, non va meglio.
Ognuno sfoga l’ansia come puo’, mia madre cucina da tre ore, mio fratello e’ andato in palestra, poi andra’ direttamente a giocare a calcio, quello combinato peggio mi sembra mio padre che legge un testo classico di Luciano di Samosata.staino
Questa e’ sottile: nella democratica polis ateniese la letteratura serviva a commentare la politica reale, anche in maniera salace,  (lo so bene io che ho recitato anche nella Lisistrata di Aristofaneun testo pieno di elettori di sinistra <chi conosce il testo sa a cosa mi riferisco>, nel periodo ellenistico (L.di Samosata), in cui il potere non e’ piu’ del popolo, la letteratura diventa vuoto esercizio stilistico.
E’ quasi finito lo spoglio (sara’ mezzanotte), mancano poche schede siamo sotto al Senato e alla Camera. Non ci posso credere vado a dormire….la notte ho degli incubi.
Sorge timido un sole, guardo le notizie. Sembra che abbiamo una risicata maggioranza alla Camera (meno male che sono tornato a votare) e per il Senato siano fondamentali I voti degli Italiani all’estero.
….e qui mi ritorna il sorriso.
Finalmente, dopo anni di soprusi, dopo essere stati presi in giro dal mondo, dopo avere rinverdito tutti possibili stereotipi dell’Italiano da cui vorremmo allontanarci,
dopo avere amato l’Italia, (nonostante costretti dalla sue politica a cercare lavoro altrove) e da qui vederla miseramente affondare, finalmente e’ il nostro voto che conta.
Pregasi soppesare, non solo il peso dei voti, ma anche la rabbia con cui questi sono stati vergati.

Tuesday 4 April 2006

Da piccolo

Da piccolo guardavo un certo tipo di televisione, per esempio c’era un programma che insegnava a costruire un portapenne con materiali di scarto. Io eseguivo e lo coloravo ignaro che, nel pomeriggio, McGiver avrebbe utilizzato gli stessi materiali per costruire un ordigno nucleare.
Non capivo ancora il concetto di tubo catodico.
Credevo che tutta quella gente fossero dei nani che vivevano nel retro della magica lanterna televisiva.
Stanotte, forse perche’ iersera ponderavo tutto cio', ho fatto un incubo: un nano, stanco di essere addomesticato dal mio telecomando, appariva su tutti I canali e decideva cio’ che io dovessi guardare. Tutte le tv trasmettevano i suoi programmi. La quantita’ di buon umore aumentava ma, purtroppo, era registrata in sotto fondo (il dodo dell’albero azzurro, che e’ un essere vivente serio, si estingueva definitivamente).
Nel sogno mi consolavo coi libri, ma il nano aveva acquistato altro potere e ora, col suo telecomando poteva decidere gli argomenti dei libri…non mi piaceva piu’ cosa leggevo, anche se il dvd con le risate registrate che mi era stato dato col libro, pretendeva di convincermi che la felicita’ mi circondava.
Ma il potere cresceva ed ora il telecomando poteva scegliere le parole che le persone dicevano e, col tempo: la gente perdeva fiducia nella magistratura, nei giornali liberi, perfino negli avi che avevano perso la vita per darci la liberta’ dai fascisti (e che nell’incubo sedevano alla sua destra), la societa’ multiculturale in cui io gia’ vivo veniva demonizzata per terrorizzare e perfino la religione veniva sacrificata sull’altare dei meri interessi politici.
Tutto era capovolto, la gente odiava e qualcuno si era gia’ armato non avendo piu’ fiducia in niente e nessuno.
I concetti di comune (ici’) e Res Publica venivano abbattuti.

Nell’incubo, pero’, tutti aspettavano pazienti: sapevano che una volta ogni 5 anni il nanetto doveva cambiare le pile al telecomando…e venne quel giorno, all’alba del sol dell’avvenire (dico l’alba  perche’ e’ un incubo, fosse stato un sogno la gente di sarebbe alzato con calma verso le undici) la gente veniva fuori dalle case, unita, compatta perche’ il sogno di un mondo migliore non ha forza se  sognato dal singolo. 
Gente di tutti I colori che prima aveva solo visto i doveri della legge, ora reclamava a gran voce il diritto alla felicita’, un diritto che non puo’ essere mercificato ne’ calcolato: il diritto a sognare per i loro figli un mondo basato sul diritto, un mondo piu’ giusto ed uguale per tutti.